'... la cultura è un'esperienza umana difficile da definire, ma noi la riconosciamo come la totalità dei modi con i quali gli uomini creano progetti per vivere. E' un processo di comunicazione tra gli uomini; essa è l'essenza dell'essere umano. La cultura è tutto ciò che mette in grado l'uomo di essere operativo e attivo nel suo mondo, e di usare tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini...' UNESCO luglio 1968 -Diritti culturali e diritti umani |
percorsi itineranti tra letture e culture |
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ventidue ottobre duemilasei |
ideazione e redazione abramo e i di fretta |
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ incontrarsi abrigliasciolta dove il confine tra letture e culture si indebolisce e la trama tra le arti si intesse per farle vivere nel nostro quotidiano _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ |
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ARTI VISIVE | TEATRO | CINEMA | MUSICA | FUMETTO | MEDIA | AUDIOVISIVI | SCRITTURE | PENSIERO | RAGAZZI |
ARTI VISIVE | Dal 20 settembre 2006 al 28 gennaio 2007 la Triennale di Milano dedica a Basquiat la mostra più completa mai realizzata in Europa sul grande artista americano. The Jean-Michel Basquiat show orari: tutti i giorni dalle 10.30 alle 20.30 - lunedì chiuso Biglietto: 8,00 Euro informazioni: 02.724341 - info@triennale.it A cura di Gianni Mercurio, The Jean-Michel Basquiat Show si qualifica come una delle più vaste retrospettive sinora dedicate al grande artista americano, certamente la più importante mai realizzata in Europa; comprende circa ottanta dipinti e quaranta disegni. Una vasta documentazione fotografica e una sezione video, con molti materiali inediti, documenteranno il lavoro dellartista e il contesto in cui è nata e si è sviluppata la sua arte: la New York degli anni Ottanta. Le opere selezionate provengono da prestigiose collezioni private americane ed europee e da numerosi musei e istituzioni pubbliche quali: Ludwig Forum di Aachen, Museu dArt Contemporanei de Barcelona, Musée dArt Contemporain Marseille, Museum der Moderne Kunst Salzburg, Israel Museum of Jerusalem, Museum of Contemporary Art di Los Angeles, Broad Art Foundation di Santa Monica. Evento speciale sarà la proiezione del film Downtown 81, prodotto da Maripol e diretto da Edo Bertoglio in cui Basquiat interpreta se stesso e di cui ha prodotto le musiche. Il film racconta la giornata di un artista underground newyorchese, documentando leffervescenza culturale e creativa della New York degli anni 80. |
Protagonista
emblematico della scena newyorchese degli anni 80,
Basquiat è uno degli artisti più popolari dei nostri
tempi. Ancora oggi, a quasi venti anni dalla morte,
avvenuta quando non era ancora ventottenne
nellagosto del 1988, i suoi lavori e il suo
linguaggio continuano ad affascinare il pubblico di tutto
il mondo. Lattività artistica di Basquiat prende
forma nellarco di una sola decade, dal 1978 al 1988.
In questo breve periodo la sua febbrile attività lo ha
portato a produrre una vasta mole di opere sempre
caratterizzate da un segno che lo ha reso uno dei grandi
testimoni della sua epoca. Le opere saranno esposte
secondo un percorso che consentirà lapprofondimento
di alcune delle tematiche care allartista tra cui:
luso ricorrente della parola sin dalla sua
attività come graffitista sui generis,
quando firmava SAMO i suoi aforismi e le sue brevi poesie
sui muri di Downtown e per cui il suo lavoro è stato
accostato dalla critica allarte di Cy Twombly; il
forte legame con il mondo della musica; le sue radici
afroamericane; la costante ricerca di unidentità
nei numerosi autoritratti che svelano fragilità e
ambizioni, il desiderio di riconoscimento e la fama
travolgente; la scena artistica degli anni 80 e la
profonda amicizia con Andy Warhol. Lallestimento
delle opere consentirà ai visitatori della mostra di
entrare a far parte di un mondo che oscilla tra infanzia
e perdita dellinnocenza, di godere dello slancio
vitale che anima il gesto e luso del colore, e di
comprendere al tempo stesso lorrore e la sofferenza
contenuti nei segni, nelle parole e nelle forme che
implodono provocando deflagrazioni e autodistruzione.
Tutto ciò attraverso i materiali poveri che Basquiat
utilizza fin dalle prime esperienze di street art e che
inserisce nelle sue opere ispirandosi al polimaterismo di
Dubuffet, stabilendo un legame profondo con il mondo
della strada, un ponte tra quella vita da
refusè che lui, giovane nero di estrazione
borghese, aveva deliberatamente cercato, e la nuova
dimensione di agio e fama cui la sua arte e le leggi del
mercato dellarte lo hanno condotto. |
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TEATRO |
È vero che una nave in porto è al sicuro, ma le navi non sono fatte per questo. GLI ARTISTI DI VIE scena contemporanea festival Alain Platel Cantieri Teatrali Koreja Cie Rasposo Compagnia La Voce delle cose Compagnia Scimone Sframeli Compagnia Virgilio Sieni / Tempo Reale Eimuntas Nekrosius Ekate Teatro Erna Omarsdottir - Johann Johannsson Fabrizio Favale Fanny & Alexander Federico Leon & Marcos Martinez Jonathan Burrows - Matteo Fargion Josef Nadj Michela Lucenti Motus Pippo Delbono Rassegna Cinema Romeo Castellucci e Letizia Renzini Silvio Castiglioni, Andrea Nanni, Giovanni Guerrieri Socìetas Raffaello Sanzio Teatro delle Ariette Teatro i Teatro La María Traits de Ciel - Thierry Bae e Marion Bae Virgilio Sieni |
La seconda edizione di VIE Scena Contemporanea Festival pare teso a consolidare le linee tracciate con successo lo scorso anno, ma è anche disposto a spingersi ben oltre i suoi orizzonti, lì dove nessuno potrà aiutarlo. Il Festival, convinto che si possa fare a meno dei teatri e della parola, vede in controluce la possibilità di scovare linguaggi che testimonino ciò che accade dentro in modo netto, preciso, vivo, inesorabile. Intende disegnare la mappa di un territorio teatrale internazionale e nazionale valorizzandone sia i protagonisti di spicco che le forme invisibili e nuove, rimettendo al centro il denominatore comune di un pensiero alimentato dal dubbio, dai conflitti, dalle emozioni. Il solco che tracciava gli eventi dello scorso anno si collocava nel segno del conflitto non programmato e non governabile, questanno è la paura e il terrore a dominare le scene. Il teatro rilancia ciò che del terrorismo fa paura: il non avere luogo e forma precisi. La scena fa della vulnerabilità la propria linfa vitale, trovando un valido complice nella musica, connettore potente, diretto e incapace di sottomettersi alla ripetizione. Vie è un festival giovane che invoca sguardi coraggiosi, che non abbiano paura di ficcarsi negli interstizi in picchiata precipitosa e spericolata per sfondare il confine. |
CINEMA | IX Cinemambiente di Torino 27-31 ottobre 2006 ll cinema che riflette CinemAmbiente, nato a Torino nel 1998 con lambizione di far crescere attraverso il cinema la cultura dell'ambiente, vuole essere anzitutto festival nel senso di festa, dove vedere i migliori film dell'anno a tematica ambientale seguire retrospettive e omaggi a grandi documentaristi, assistere a dibattiti, a momenti di riflessione che proseguano nel territorio o nelle scuole. http://www.cinemambiente.it/ |
I Concorsi hanno lo scopo di stimolare la produzione di opere che riflettano sullo stato dellambiente, ponendo questa manifestazione come momento di promozione per eventuali distribuzioni cinematografiche e televisive di opere di particolare rilievo sia estetico che contenutistico. I Concorsi seguono le indicazioni del Codice Etico dei Festival per garantire imparzialità e competenza di giudizio. Il Concorso Internazionale Documentari vedrà la partecipazione di 9 documentari selezionati tra il meglio della produzione mondiale degli ultimi due anni. Il Concorso Cinema Documentario Italiano sarà composto da 10 documentari selezionati tra il meglio della produzione italiana degli ultimi due anni. Il Concorso Internazionale Cinema d'Animazione vedrà in concorso 15 cortometraggi di animazione su temi ambientali. |
MUSICA | Auditorium di
Milano 19-20-22 ottobre Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico Giuseppe Verdi di Milano Torna Enrico Dindo con il giovane direttore spagnolo Caballe Domenech Il Maestro Josep Caballé-Domenech torna a dirigere l'Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi su un programma di musica descrittiva tra Ottocento e Novecento con il grande violoncellista torinese Enrico Dindo, che nella precedente stagione ha interpretato il Concerto n. 2 di ostakovic: per questo appuntamento, invece, è stato scelto il più famoso Concerto n. 1. Enrico Dindo suona un violoncello Francesco Ruggeri del 1692 affidatogli dalla Fondazione Pro Canale e di proprietà della Fondazione Umberto Micheli Mikhail Glinka Notte a Madrid Dmitrij Sostakovic Concerto n.1 in Mi bem magg per violoncello e orchestra op.107 Gustav Holst The Planets op.32 Direttori del coro Erina Gambarini e Ruben Jais Auditorium di Milano - Largo Gustav Mahler |
L'Ouverture spagnola n. 2, meglio conosciuta come Souvenir d'une nuit d'été à Madrid, fu composta da Mikhail Glinka nel 1848, durante il suo soggiorno spagnolo iniziato tre anni prima, e avente come prima tappa Parigi. La parentesi spagnola risultò essere di gran lunga più ricca di stimoli creativi di quella parigina e la rielaborazione di temi popolari costituì la base per alcune tra le sue opere successive di maggior rilievo. Souvenir d'une nuit d'été à Madrid deriva dalla scomposizione in quattro parti di un'opera sinfonica che il compositore chiamò Recuerdos de Castiglia, costruita su quattro tonalità spagnoleggianti e caratterizzata da una struttura tonale libera, in cui influenze apertamente popolari si sovrappongono e susseguono sulla base di variazioni musicali. Il Concerto n. 1 in Mi bemolle maggiore per violoncello e orchestra op. 107, considerato uno dei maggiori lavori di Dmitrij ostakovic, fu composto ed eseguito pubblicamente per la prima volta a Leningrado nell'ottobre del 1959 da Mstislav Rostropovic, dedicatario dell'opera, sotto la direzione di Evgenij Mravinskij. E' un'opera in tre tempi che accosta una struttura prevalentemente solistica, come denota lo spiccato virtuosismo della parte violoncellistica, ad una concezione orchestrale prevalentemente sinfonica. Il primo tempo, un Allegretto molto concitato, è caratterizzato da una tematica fortemente incisiva e ricca di contrasti, che si dissolvono nel secondo tempo, un Moderato in cui vengono messe in risalto le qualità timbriche del violoncello attraverso un ampio e malinconico lirismo dai tratti orientaleggianti, che lascia il posto, con una lunga Cadenza, al terzo tempo, un Allegretto non troppo che chiude il Concerto con spirito trionfale. Gustav Holst impiegò due anni per la scrittura completa di The Planets, suite per grande orchestra op. 32. Erano gli inizi della prima guerra mondiale e nonostante il compositore fosse esente dagli obblighi militari a causa delle cagionevoli condizioni di salute, si dedicava alla composizione solo nel fine settimana, quando non era preso dal suo lavoro di insegnante. Holst non era presente alla prima (incompleta) diretta da Adrian Boult il 29 settembre 1918, due anni dopo la stesura definitiva, e nonostante questa sia tutt'ora considerata un'opera di notevole impatto espressivo, Holst non la reputò uno tra i suoi migliori lavori. L'opera è divisa in sette tempi, ognuno associato ad un pianeta del sistema solare ed accompagnato da una didascalia che ne rispecchia carattere e colore. |
FUMETTO | Scritturapura
presenta Strippers - colouring
outside the lines Louis Armstrong a graphic novel by Philip Paquet Un racconto poetico che contravviene a una delle frasi che Philip Paquet ama ripetere: Questa è l'ultima volta che scrivo una storia sul jazz. In ogni proposta editoriale Scritturapura guarda alla qualita' delle proprie pubblicazioni e Strippers- colouring outside the lines, la nuova collana lanciata a settembre dalla casa editrice, e' un altro passo in questa direzione. Con Strippers, prende corpo un nuovo progetto legato a doppia mandata con il mondo delle graphic novel. Rimane ferma la convinzione che il fumetto, almeno un certo tipo di questo, rientri a tutti gli effetti nell'alveo della letteratura. Ed è esattamente questo il tipo di produzione a cui Strippers darà spazio, proponendo al pubblico italiano autori magari ancora da scoprire, ma già affermati e apprezzati nei loro rispettivi paesi e in altre parti di mondo. Per preservare l'unicità del fumetto, come forma d'espressione con una propria identità solida e precisa e come prodotto editoriale più che mai attuale, la collana prevede la produzione di pochi titoli all'anno. Questo permetterà di curare al meglio i volumi, che proporranno sempre autori selezionati con passione e attenzione. Senza nulla togliere alla dignità del fumetto da edicola e a quella produzione grafica di immediato impatto ma di scarso approfondimento, i volumi di Strippers conosceranno la stessa impronta delle altre collane di narrativa di Scritturapura. Per quanto riguarda i contenuti, infatti, l'intenzione è pubblicare titoli che possano ricalcare appieno lo stile e il genere proposti da sempre nel catalogo della casa editrice. Da un punto di vista grafico si intende privilegiare il disegno, un tratto che sia di qualità pittorica e al tempo stesso realistico.Strippers conferma l'interesse di Scritturapura verso il fumetto. La casa editrice ha infatti già collaborato con disegnatori importanti della scena italiana come Luigi Piccatto (matita storica di Dylan Dog), Gino Vercelli (a lui si devono le spettacolari tavole apparse suNathan Never) e Sergio Ponchione, che firma anche le copertine della collana di narrativa italiana. |
Il primo autore a essere messo a nudo su Strippers è Philip Paquet, esponente di rilievo dell'ultima generazione di una scuola di disegnatori prestigiosa come quella belga: fumettista, pittore e suonatore di basso non necessariamente in quest'ordine. Si parte con la sua fortunata opera L o u i s A r m s t r o n g, una biografia a fumetti del jazzista statunitense: dall'infanzia attraverso tutti i momenti e gli incontri più significativi della vita del grande trombettista. L'opera uscita per la prima volta nel 2001 in Belgio e Francia, ha subito riscosso grandi consensi - Con il suo stile unico di acquerelli, Paquet fissa definitivamente l'umore dell'età del jazz - hanno detto. Dall'infanzia in un pericoloso quartiere di New Orleans ai primi successi a Chicago, nella band del grande King Joe Oliver: è la parte più leggendaria della vita di Louis Armstrong. Ed è anche la storia narrata nel libro a fumetti che inaugura la collana Strippers. Paquet basa il suo lavoro sul testodi Satchmo, l'autobiografia del trombettista più amato di sempre, ricavandone un racconto documentato e realistico, ma anche avvincente come un romanzo d'avventura. La notte in cui nacqui ci fu una grossa sparatoria per strada e due tizi si ammazzarono l'uno con l'altro. Era il quattro luglio, una grande festa a NewOrleans, quando può succedere di tutto. Da lì in poi, per il giovane Louis è tutta una serie di esperienze che lo portano a far fruttare la sua ossessione per la musica. Con un'unica distrazione le donne e forse l'aiuto di uno spirito voodoo che di tanto in tanto occhieggia dalle vignette. Paquet scrive e disegna una graphic novel nel vero senso del termine: un romanzo visivo in cui si accompagnano illustrazioni, fumetti e didascalie. Il giovane artista fiammingo, stupisce con un disegno ad acquerello di straordinaria atmosfera, in cui si alternano paesaggi del Sud, bassifondi urbani e affollati locali dove si suona il jazz. I personaggi sono tratteggiati con un segno agile, attento a cogliere le espressioni dei volti più ironiche e divertite. Ma quando i musicisti vanno in scena, restano semplicemente quadri di pura suggestione. Perché è vero, in qualche modo che conosce soltanto lui, Paquet riesce a restituire un'idea delle emozioni comunicate dalla musica. Louis Armstrong - e con il successivo Snapshots che presto pubblicheremo Philip Paquet entra di diritto in quella ristretta cerchia di maestri del fumetto che sono riusciti a rendere su pagina la magia del jazz. |
MEDIA | manitese un impegno di
giustizia anche nell'informazione CHI GLOBAL? CITTADINI DI UN MONDO TRA CENTRI E PERIFERIE il mensile che sostiene i progetti di Mani Tese nel sud del mondo i sogni possibili di Mani Tese: unaltra economia, fatta di beni condivisi e stabilità; un altro mondo, costruito su nuove istituzioni e regole globali frutto di scelte democratiche, per ridistribuire ricchezza e potere su tutti i livelli; unaltra Europa, meno liberista e più umana; unaltra Italia, con un nuovo ruolo internazionale che si concentri su equità e giustizia; unaltra cooperazione, che punti a rimuovere le cause della crescente frattura tra centro e periferia Coloro che desiderano ricevere a casa propria "Mani Tese" possono farlo effettuando un versamento di 18 euro all'Associazione, indicando nella causale SOSTEGNO RIVISTA "MANI TESE". Oltre che ai sostenitori, invieremo la rivista a tutti coloro che con le proprie offerte supportano il lavoro di Mani Tese nel Sud del Mondo. |
Il titolo del Convegno
evoca il nodo centrale del appuntamento internazionale di
Mani Tese: lasse Nord Sud non demarca più il
confine tra coloro che godono dei privilegi arrecati
dalla globalizzazione e coloro che ne subiscono gli
effetti perversi. Il nuovo ordine economico divide il
mondo tra centri e periferie: da un lato il G8, le grandi
banche, le borse valori e le istituzioni finanziarie
internazionali, le corporation multinazionali e un pugno
di uomini ricchissimi; dallaltro i migranti,
lAfrica, i contadini, gli indigeni, i precari. Sabina Siniscalchi ricorda i Convegni internazionali nella storia di Mani Tese. A partire dagli anni 80, sono un momento forte per lAssociazione, che coinvolge i gruppi e la sede nazionale per la scelta dei temi, il CRES per la parte dedicata agli insegnanti, il settore progetti per individuare i relatori e i rappresentanti del Sud. A Riva del Garda, dal 4 al 6 Novembre, cercheremo di dare una risposta alla domanda Chi è Global?. Mani Tese propone una tesi provocatoria: global sono le nostre reti di solidarietà, che si muovono realmente su un piano globale e si rivelano le vere cittadine di questa nuova geografia; no global è il potere liberista che divide, crea squilibri e solchi incolmabili tra centri e periferie. |
AUDIOVISIVI | 19 e 20 ottobre
romafilmfest
di Davide Ferrario
Titolo Internazionale Primo Levi's Journey Italia, 2006 - 92' Colore, 35 mm Regia Davide Ferrario Sceneggiatura Davide Ferrario, Marco Belpoliti Fotografia Gherardo Gossi, Massimiliano Trevis Montaggio Claudio Cormio Musica Daniele Sepe Proiezioni 19.10.2006 h 17:00, Sinopoli 20.10.2006 h 21:30, Metropolitan 3 |
Nel 1945 Primo Levi, autore di "Se questo è un uomo", veniva liberato dal campo di concentramento di Auschwitz. Dopo dieci mesi, dozzine di deviazioni, molti ritardi e centinaia di chilometri, è tornato a Torino. Durante il viaggio ha attraversato la Polonia, l'Ucraina, la Moldavia, la Romania, l'Ungheria, la Slovacchia, l'Austria, la Germania per arrivare finalmente in Italia. Ha raccontato poi questo viaggio nel libro "La tregua", portato sullo schermo da Francesco Rosi. Sessanta anni dopo, Davide Ferrario e lo scrittore Marco Belpoliti ripercorrono lo stesso itinerario nell'Europa post comunista. Il film ricostruisce l'avventura di Levi mostrando la condizione dell'Europa moderna: i resti dell'impero sovietico, Chernobyl, i raduni neo-nazisti, i villaggi dei poveri migranti. La strada di Levi è un road-movie senza attori ma costruito su un'esigenza di ricerca. |
SCRITTURE | sabato 21
ottobre 2006
presenta la letteratura riciclata per gli adulti Cicli e ricicli diVERSI recital di e con Luca Traini Centro Rifiutili viale Forze Armate 175/a a Milano. libero, gratuito e aperto nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 9.30 alle ore 17.30. |
Sabato 21 ottobre
il centro Rifiutili di via Forze Armate nel pomeriggiodi
apertura a insegnanti, famiglie con bambini, adulti, il
Centro si arricchisce di unaltra attività: il
recital. Creato e recitato appositamente da Luca Traini, mentre i bambini ascolteranno la favola, i grandi potranno ascoltare divertendosi a colpi di metrica e cruciverba latini Cicli e ricicli diVERSI da Catullo a Optaziano Porfirio e' una rilettura di classici latini allinsegna del nulla va perduto, del fatto che anche se non cè niente di nuovo sotto il sole, può sempre tornare unetà delloro e che si può quindi tradurre, contaminare, giocare, riciclare versi e parole nel senso più bello e profondo. Natural-mente in compagni di Catullo, Lucrezio, Virgilio, Ovidio, Valerio Flacco, Pentadio e Optaziano Porfirio. |
PENSIERO | TUTTO IL MONDO è
PAESE, TUTTO IL MONDO A VARESE!
SECONDA STREET PARADE A VARESE Domenica 22 ottobre, concentramento in P.le Trieste ore 14.00, partenza corteo ore 15.00, arrivo in P.le Kennedy con concerti, interventi e spettacoli. |
Il gruppo spontaneo Positi-va, costituitosi nel luglio 2005, organizza anche questanno una streetparade per le vie di Varese. Come la precedente edizione, che ha visto scendere in piazza 2000 persone e 12 carri, sarà una giornata di festa, colore, musica, ma soprattutto apertura, dialogo e rispetto reciproco. La riflessione da cui siamo partiti nasce dalla consapevolezza di trovarci in un territorio, quello varesino, privo di stimoli e di luoghi di socialità, di scambio e di confronto, di spazi dove poter fare libera aggregazione, esprimere le proprie idee e bisogni o semplicemente ritrovarsi per la gioia e la voglia di stare insieme. Questo territorio, e Varese in particolare, offre solo forme di divertimento commerciale mentre limita la libertà di proporre la realizzazione di eventi e di scambi culturali diversi, sia negando la possibilità di accedere a spazi pubblici da utilizzare e da allestire a prezzi sostenibili, sia con una burocrazia sempre più opprimente e costosa, che impone vincoli sempre più rigidi e richiede oneri quasi impossibili da sostenere tanto per le associazioni organizzate, quanto, e ancor di più, per le singole persone. positi-va scende in piazza con tutti i suoi sostenitori per rivendicare il diritto di usufruire gratuitamente di spazi dove potersi ritrovare, scambiarsi idee e opinioni, conoscere altre culture, fare festa insieme, luoghi dove poter esprimere creatività, proporre cultura, realizzare aggregazione nel pieno rispetto dei diritti fondamentali delle persone. |
RAGAZZI |
da il Castoro
bambini arrivano 365 pinguini di Jean-Luc Fromental illustrazioni di Joëlle Jolivet Una lettura surreale ed esilarante, con un importante messaggio ecologista, in un libro di grande formato per il piacere degli occhi e per riuscire a contenere tutti, ma proprio tutti 365 pinguini! pag. 48; prezzo: 18 Euro; Formato: 28x36 cm Età: dai 5 anni |
«Il primo giorno
dellanno, alle nove del mattino, suona il
campanello. E un fattorino. Apro il pacco e trovo
un piguino. Chi avrà mandato questo strano regalo?». Il
giorno dopo, una nuova visita del fattorino e un nuovo
pinguino viene recapitato a casa della famiglia del
protagonista. Cosa conterrà il pacco recapitato il terzo
giorno? Un altro pinguino! Alla fine del mese i pinguini
sono 31, entro lestate più di 200. I problemi si
moltiplicano, nella disperazione generale della famiglia
che si ritrova ad ospitarli e fare loro spazio: come si
fa a dar da mangiare a tutti? Come si accudisce un
pinguino? come si fa a tenere a bada i vicini che
cominciano a lamentarsi? Ma soprattutto... Da dove
arrivano tutti questi pinguini?! e perché?! Solo alla
fine dellanno e al 365esimo pinguino si
scoprirà chi cè dietro a queste strane e
ingombranti spedizioni! Ma un altro anno è alle porte:
cosa conterrà il grosso pacco che arriva di nuovo il
primo gennaio?... Le illustrazioni originali e divertenti,
in un libro di grande formato (28x36 cm), raccontano
unavventura surreale lunga un anno intero che si
conclude con un importante messaggio ecologista
e un buffissimo colpo di scena! Lautore: Jean-Luc Fromental, oltre che autore di libri per bambini, è giornalista, scrittore di romanzi e sceneggiatore di serie animate. Lillustratrice: Joëlle Jolivet, illustratrice di fama internazionale, lavora regolarmente anche per la stampa e la pubblicità. A partire dal 1990 ha realizzato numerosi albi pubblicati in tutto il mondo. Le sue opere sono state esposte a Parigi, Sarajevo, Los Angeles e Tokyo. |
archivio |
http://www.abrigliasciolta.it/news.htm
dove si applicano le arti per essere altro nel mondo
i percorsi itineranti proposti da abrigliasciolta confermano la filosofia di punto di incontro tra letture e culture. non sono riconducibili ad alcuna testata giornalistica e si propongono al di là di condizionamenti politici, religiosi, culturali ed umani. la periodicità non è regolare; i percorsi abrigliasciolta diffondono informazioni culturali relative ad artisti, editori, organizzazioni, manifestazioni, associazioni e realtà che usano tutte le forme di espressione sempre più liberamente per stabilire comunicazione tra gli uomini. I Libri e le riviste presentati sono in vendita presso abrigliasciolta.
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incontri | esposizioni | edizioni | libreria virtuale |
dove si intessono le arti e si comincia a pensare da un'altra prospettiva | dove si svelano progetti nel cassetto e si scoprono immagini altre | dove si ricerca la parola altra come ultimo strumento del pensiero | dove si ricerca l'ultimo strumento del pensiero... altro |
Lasciate liberi gli Italiani ed essi andranno a briglia sciolta. Voltaire Lettera al signor Hennin, 2 ottobre 1768 | uno spazio libero dedicato all'arte emergente che scova tra i talenti nuove prospettive che intessono trame tra cultura e vita quotidiana | alla scoperta di nuovi linguaggi e scritture prospettiche | un viaggio tra teatro, cinema, arti visive, musica, fumetto, media, audiovisivi, scritture e pensiero |
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